Fabbrica del Mangia/Siedi

Il SeatEat. Non c’era una volta…

“Tornare da un viaggio lontano, aver visitato luoghi molti vasti, ben arredati, grandi saloni.

Ritirare le chiavi, spingere la porta e ritrovarsi nella propria nuova casa, bella, calda ed accogliente, ma senza gli spazi che noi vorremmo e che eravamo abituati ad utilizzare … Un tavolo da cambiare, un divano fuori moda che non ha più nulla di personale, uno spazio che conterrebbe entrambi gli arredi, ma con il solito grande dubbio di come disporli .

Il Tavolo verso la Televisione? Il Divano di fronte alla finestra? Chi guarda la Tv, chi siede a tavola oppure chi si rilassa sul divano?

Un tavolo che occupa spazio, con le sedie tutte intorno in uno stile ormai banale, anche per il suo disegno ormai visto e rivisto. Un divano adatto a non più di 3 persone.

Per rispettare uno schema classico mi ritrovo con un salotto occupato da 2 oggetti, né l’uno né l’altro così particolari da essere indispensabili per la loro bellezza”.

Va bene, dormiamoci sopra ..

“Ed alle 2’20” mi sveglio, ci ragiono. Comprimere il Tavolo ed il Divano, molto vicini, non mi ripaga anzi mi deprime lo spazio; ho ben fermo in testa che gli spazi vuoti sono importantissimi per enfatizzare la bellezza degli oggetti. Lo spazio vuoto è già arte.

Alle 4’15” ci ripenso, non voglio più seguire gli schemi che non sono adatti a me; ho avuto tante volte coraggio nella vita, pensa se mi mancherà per trovare un’altra soluzione !

Sono le 5’20. Ormai la notte è persa, ma ecco arrivare l’idea, quella che mi accompagnerà fino alla mattina:

Lo chiamo SeatEat, è un Mangia/Siedi, un oggetto che Non C’era.

E quindi sono ormai le 7’00”, suona la sveglia, ma già lo ero.

Apriti Apple, si va al lavoro !”

Nasce la Fabbrica del Mangia/Siedi

Il primo bozzetto, la prima vista a matita. Si comincia, si disegna il primo modello, si capisce subito che sarà un oggetto nuovo, mai visto perché mai pensato, mai utilizzato perché Non C’era.

Un oggetto diventa di casa quando guardandolo lo riconosciamo subito; il SeatEat invece deve nascere come 2 oggetti in 1. Deve fondere la solidità di un divano, con la leggerezza di un bel tavolo.

Sono 2 volumi molto diversi, il divano poggiato a terra, il tavolo invece è sospeso sulle sue gambe. Qui la sintesi del Design deve avere la ragione, la novità per esserlo veramente si deve migliorare rispetto al passato. E nulla c’è di peggiore che le mezze misure.

Forma Funzione

Il SeatEat ha risolto il mio spazio. Ho un unico oggetto, davanti ci si siede, dietro ci si mangia o ci si lavora. Tutto il SeatEat si rivolge verso la televisione, non fa inquietare i bambini, anche i grandi guardano il Calcio senza doversi sedere al divano, mangiano con calma. Ma lo spazio occupato è minore.

È un’isola che assolve a più compiti, in tante fasce orarie, dalla colazione al pranzo, dallo studio alla maglia, dal lavoro con il lap-top fino al gioco con i bambini. Ma tutto senza cambiare stanza, riordinare le sedie, soffrire di spazi.

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